Il Congresso Federale della Lega si avvicina e l'attuale segretario nazionale Matteo Salvini è già entrato in campagna elettorale rispolverando temi e toni cari al popolo leghista. Pazienza se per farlo rischia di irritare gli alleati di governo.
Sicurezza, immigrazione, dittatura sanitaria, Italia contro Ue.
Su questi temi, Matteo Salvini ha evidentemente deciso di 'ballare da solo' per rimarcare la differenza con gli altri due partiti della coalizione e dimostrare alla base leghista che la Lega non ha perso la sua identità.
In barba agli avvertimenti – più o meno diretti – di Fratelli d'Italia e Forza Italia, punta i piedi sul Ddl Sicurezza che “va approvato subito” e sgancia la bomba dell'uscita dell'Italia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, facendo saltare dalle sedie più di un compagno di governo.
L'approvazione del Ddl Sicurezza è diventata una priorità per la Lega, che ci tiene a rimarcare la distanza con Forza Italia e Fratelli d'Italia, favorevoli, invece, ad accogliere i suggerimenti del Quirinale sulla necessità di rallentare l'iter di approvazione per approfondire alcune norme su cui il Colle ha espresso perplessità.
Ha dichiarato, invece, Matteo Salvini intervenuto oggi – sabato 25 gennaio 2025 – alla campagna per la raccolta firme lanciata dal Carroccio a sostegno del Ddl Sicurezza e delle Forze dell'Ordine.
Una campagna lanciata contemporaneamente in 500 città italiane, in cui si chiede ai cittadini di firmare a sostegno delle norme proposte e fatte approvare dalla Lega a sostegno degli uomini e delle donne in divisa.
Salvini, vestiti i panni di segretario federale, si è recato al banchetto della Lega a Ponte Milvio a Roma, dove poi ha risposto alle domande dei giornalisti.
Il contestatissimo Ddl 1660, già approvato dalla Camera, è attualmente in discussione in Commissione al Senato. Nelle prossime settimane – quando sarà terminata la discussione sugli emendamenti – arriverà nell'aula di Palazzo Madama per il secondo via libera.
✍???? VIENI A FIRMARE A SOSTEGNO DELLE FORZE DELL’ORDINE!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 25, 2025
Tra delinquenti e agenti in divisa noi saremo SEMPRE dalla parte di chi ci difende, con proposte concrete, come abbiamo fatto nel ddl Sicurezza.
Per questo la Lega è presente oggi e domani in oltre 500 piazze in tutta Italia… pic.twitter.com/cUfl9sYQbo
Dopo gli scontri di piazza di Roma e Bologna e il ferimento di diversi agenti in occasione dei cortei per Rami, il giovane italo-egiziano morto durante un inseguimento con i carabinieri, in alcuni ambienti del governo si è avanzata l'ipotesi di una stretta sulla sicurezza accelerando l'approvazione del Ddl. Ipotesi che nelle ultime due settimane sembra essere stata accantonata insieme a quella di uno scudo penale per le forze dell'ordine.
Non è stato così per la Lega e per Matteo Salvini che, in controtendenza con il resto della maggioranza di centrodestra, preme per fare presto e per approvarlo il prima possibile.
In casa Lega giurano che l'idea di uscire dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ce l'avevano sempre avuta e che è solo un caso che la proposta di legge sia stata depositata dopo l'annuncio del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
In ogni caso si tratta di una battaglia che Matteo Salvini e compagni dovranno combattere da soli, dal momento che nella maggioranza di Governo non è arrivata nessuna sponda.
Il Ministro della Salute, Schillaci, non ha ancora commentato, mentre ci ha pensato il vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani:
Da Fratelli d'Italia nessun commento a caldo, ma la proposta, avrebbe lasciato interdetto il partito di maggioranza.
Frena anche Maurizio Lupi, leader di Noi moderati:
Parole che non scalfiscono Salvini, che a riguardo ha dichiarato:
E sulla contrarietà degli alleati, risponde con un lapidario:
#Salvini sulla proposta della Lega di uscire dall'OMS: "L'#OMS è gestita in maniera fallimentare, quei 100 milioni di euro potrebbero essere utilizzati meglio negli ospedali italiani" E sulla contrarietà degli alleati: "Ne parleremo." #Lega #Trump #governomeloni pic.twitter.com/5htmERmMS0
— Tag24 (@Tag24news) January 25, 2025
Veniamo all'altro tema caro a Salvini, ovvero, la gestione dei migranti. Fresco di assoluzione nel processo Open Arms, il leader della Lega veste per un attimo nuovamente i panni del Ministro degli Interni per promuovere il modello Trump con rimpatrio forzato dei migranti irregolari.
Le immagini dei migranti messicani caricati in manette su un volo di stato per essere riportati in Messico hanno fatto il giro del mondo.
????#Trump e i #migranti. Messico pronto a collaborare all'accoglienza dei suoi cittadini espulsi: "Li accoglieremo a braccia aperte". Ieri, secondo la NBC, le autorità hanno rifiutato l'autorizzazione a un aereo militare USA con 80 cittadini messicani che non è quindi decollato. pic.twitter.com/chUFKmraD2
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) January 25, 2025
Immagini che il ministro Salvini ha commentato così:
Intanto dal Governo non è arrivato nessun commento, ma sembrerebbe pronto a far ripartire a breve i trasferimenti di migranti nei centri per il rimpatrio italiani in Albania.
Sintesi in 5 punti dei temi che riflettono la crescente distanza tra Salvini e i suoi alleati: