La primavera tarda ad arrivare al nord, è perfettamente nei tempi nel centro Italia, mentre al sud, le campagne sono già sveglie da un pezzo. È questo il quadro emerso dal monitoraggio di Coldiretti per il primo giorno di primavera.

L’inverno, caratterizzato da temperature medie appena più alte del normale ((+0,09 gradi centigradi) e con una piovosità perfettamente nella media, lascia dunque posto alla nuova stagione.

Secondo Coldiretti la situazione meteorologica si è differenziata a livello territoriale, con il nord maggiormente interessato da precipitazioni che hanno determinato il ritardo delle fioriture e la ripresa vegetativa delle piante, ed il sud dove le temperature hanno favorito le fioriture anticipate. Non a caso è proprio il sud dove sono state avvistate il maggior numero di rondini, fino ad ora 205, secondo il sistema di rilevazione ‘Springalive’ della Lipu.

Comunque è proprio grazie alle abbondanti piogge e alla neve se si è avuto un buon recupero delle riserve idriche necessarie a scongiurare la siccità della primavera e dell’estate pur essendo responsabili di aver ostacolato le semine che, secondo le stime Coldiretti, porteranno ad una riduzione della produzione di grano.

Redazione Le Novae/ma