Ormai è fatta. I contenuti della bozza della legge delega che segue quella della Buona Scuola sono stati svelati e l’effetto sorpresa si è tramutato in qualcosa di più simile ad una rivoluzione. Nel documento redatto spiccano le novità che riguarderanno i diversi percorsi di formazione, dalle elementari senza bocciatura, alle medie dove sarebbe comunque sconsigliabile fermare il cammino dello studente, ai voti in lettere, fino all’Esame di Stato, profondamente modificato, forse per avvicinarlo ai tanto decantati modelli di istruzione dell’Europa del Nord.

Il cambiamento più radicale riguarda le scuole secondarie superiori e quella prova finale, l’esame di maturità, che è sempre stato l’incubo degli studenti, la prova delle prove, una delle emozioni più grandi il cui ricordo resta indelebile nelle menti di tutti coloro che l’hanno sostenuta. Il nuovo format pensato per l’esame di Stato lo svuota di significato, non tanto per una questione di semplificazione (i bocciati alla maturità si contano sulle dita di una mano), quanto per un’operazione che rischia di tramutarlo in una fastidiosa formalità.

La nuova maturità, ad esempio, è destinata a perdere la temutissima terza prova: resteranno in auge lo scritto di italiano e la prova di indirizzo (la versione per il liceo classico, il test di matematica per lo scientifico e via dicendo). Capitolo commissione: via quella esterna, resta quella composta dai membri interni più la figura del presidente. Non c’è certezza riguardo l’inserimento di una prova Invalsi da svolgere al Pc (in italiano, matematica e inglese), argomento che divide a tal punto da pensare ad una valutazione che non faccia punteggio alla maturità ma che venga riportata nella pagella finale.

L’alternanza scuola-lavoro assumerà sempre più peso e nell’ottica del voto in centesimi il curriculum dello studente arriverà a pesare fino a 40 punti. I dubbi e gli interrogativi legati a questa mezza rivoluzione sono tanti ma quello più pressante resta uno e non ha avuto ancora risposta: la nuova formula sarà in vigore già per la Maturità 2017? O si tratterà dell’ultimo anno della vecchia serie?