È caos in Spagna per il polverone che ha alzato l’indagine sul doping in Liga: diverse le positività nascoste tra cui quella di Sergio Ramos, allora giocatore del Real Madrid.

Doping in Spagna e terremoto nella Liga

L’indagine sul doping è in corso in Spagna, l’Agenzia mondiale ha fatto le prime mosse. L’accusa riguarderebbe risultati di positività nascosti tra cui quella di Sergio Ramos, allora difensore dei Blancos.

Un vero e proprio terremoto quello che si sarebbe abbattuto nella giornata di ieri sulla Liga e che potrebbe avere delle ripercussioni importanti sia sui club che sui singoli giocatori coinvolti nella vicenda. La WADA (Agenzia mondiale antidoping) avrebbe cominciato a indagare su presunti atti illegali compiuti da società spagnole e calciatori, secondo le prime indagini compiute ci sarebbero delle irregolarità che potrebbero avere serie conseguenze.

In seguito ai primi riscontri del WADA, l’agenzia avrebbe richiesto urgentemente da Celad – l’Agenzia Antidoping Spagnola – delle risposte su controlli avvenuti in passato che sarebbero ora riscontrati come anomali. L’Agenzia mondiale, dunque, proseguirà con gli accertamenti osservando da vicino tutte le attività antidoping al fine di garantire il rispetto del codice mondiale antidoping stesso.

La Spagna, dunque, dovrà presentare i risultati richiesti il prima possibile, poiché difficilmente saranno accettati ritardi. Qualora non dovessero arrivare nel tempo richiesto c’è il rischio che la Liga e il Celad che i test richiesti potrebbero essere valutati invalidi per gli accertamenti che la WADA vuole compiere.

Tra i test nascosti c’è anche la positività di Sergio Ramos

Nel caso doping che sta stravolgendo la Spagna ci sono diversi sospettati per positività, ma il nome che fa più rumore è quello di Sergio Ramos. Il difensore gioca attualmente nel Siviglia, con cui ha un contratto valido solo per questa stagione. Approdato al termine della sua parentesi al Paris Saint-Germain con un contratto ormai scaduto e pronto a tornare lì dove la sua carriera ha avuto inizio.

Nonostante i suoi 37 anni Ramos ha già collezionato ben 4 reti e 1 assist tra Liga, Champions League e Copa del Rey ma ha ancora davanti tutta una seconda parte di stagione con il Siviglia, la sua squadra del cuore. Lo spagnolo, infatti, è cresciuto nella Primavera biancorossa dove poi è stato prelevato dal Real Madrid nel 2005 per restare con i Merengues fino al 2021, un’avventura durata ben 16 anni in cui il giocatore ha dato tutto alla maglia blanca.

Proprio a Madrid, però, sarebbe stato protagonista di un controllo irregolare antidoping: la presunta stagione sarebbe quella del 2018, anno in cui il Real ha vinto di tutto: Champions League, Coppa del Mondo per club, Supercoppa europea e Coppa spagnola. Ancor più grave, dunque, se si pensa che la condizione irregolare del giocatore potrebbe aver influito su tanti dei trofei conquistati da lui e dai suoi compagni di squadra.

In particolar modo il test sarebbe stato fatto il 15 aprile in occasione della 32esima giornata di campionato spagnolo in cui il Malaga ha ospitato il Real Madrid. In quella sfida i Blancos vinsero grazie ad un Isco in forma smagliante, il trequartista infatti ha prima segnato la rete del vantaggio e poi l’assist per il raddoppio di Casemiro. Secondo Relevo il controllo del difensore spagnolo sarebbe stato svolto in una maniera del tutto irregolare con l’ispettore vigilante che non avrebbe denunciato la faccenda al momento opportuno.

Tra i nomi usciti anche l’atleta Patrick Chinedu Ike, centometrista che nel 2019 sarebbe risultato positivo al norandrosterone e al noretiocolanolon con il Celad che non avrebbe aperto alcuna indagine mentre la WADA non avrebbe insistito per aprire azioni di controllo nonostante il risultato fosse stato pubblicato sul profilo stesso dell’atleta.