senato-fiducia-gentiloniDopo la Camera anche il Senato ha votato la fiducia al governo di Paolo Gentiloni: 169 voti favorevoli, 99 contrari e zero astenuti. Rispetto a quanto accaduto a Montecitorio, il Movimento 5 Stelle resta in Aula e vota contro. Assenti invece Lega e Ala. La maggioranza richiesta, su 269 presenti (e 268 votanti) era di 135 voti. Subito dopo il voto la seduta è stata sospesa. L’assemblea tornerà a riunirsi martedì 20 dicembre. Per Gentiloni lo stesso numero di sì del governo Renzi: Matteo Renzi, infatti, il 24 febbraio del 2014, superò il vaglio della fiducia in Senato con gli stessi pareri favorevoli (169), ma con 139 contrari.

L’intervento di Gentiloni a Palazzo Madama. Nella sua replica prima del voto di fiducia: “Voi sapete che io ho condiviso pienamente la riforma costituzionale che è stata approvata ripetutamente in quest’aula, ma sapete altrettanto bene che i cittadini italiani hanno deciso, il popolo ha deciso con un referendum dal risultato netto. Quindi potrei dire che la fiducia che chiedo a nome del governo al Senato è una fiducia un po’ particolare: chiedo la vostra fiducia ed esprimo la mia fiducia nei confronti del Senato e delle sue prerogative. Non siamo innamorati della continuità abbiamo anzi rivolto una proposta all’insieme delle forze parlamentari per individuare una convergenza più larga”.

Il premier sulla nuova legge elettorale. Su questo punto Gentiloni ha precisato: “C’è assoluto bisogno di una nuova legge a prescindere da quanto durerà la legislatura”. In chiusura di  intervento il presidente del Consiglio citando Carlo Azeglio Ciampi, ha ribadito la sua intenzione: “Per quanto durerà questa delicata transizione il mio scopo è servire con umiltà il Paese”.

Gli auguri di Obama a Gentiloni. Al nuovo premier sono arrivate le congratulazioni di Barack Obama. Nella nota della Casa Bianca si legge: “Il presidente americano apprezza l’impegno assunto dal nuovo Governo italiano guidato da Paolo Gentiloni sul fronte della crescita economica e della creazione di posti di lavoro. Il presidente non vede l’ora di lavorare con il Governo italiano per il perseguimento dei comuni obiettivi di una crescita economica sostenibile e inclusiva e sul fronte del rafforzamento della sicurezza”.