Continua la diatriba legata alla proprietà di uno dei podcast più fortunati d’Italia, “Muschio Selvaggio”: Fedez contro Luis Sal, ancora una volta, ma il Tribunale di Milano sembra aver messo un punto definitivo sulla questione. I diritti del prodotto apparterrebbero al celebre youtuber bolognese.

“Muschio Selvaggio”, Fedez vs Luis Sal

Giugno 2023 è la data di inizio del seme della discordia tra i due ex amici e colleghi, Fedez e Luis Sal, autori e ideatori di uno dei podcast più fortunati e seguiti in Italia, “Muschio Selvaggio”, che conta milioni di visualizzazioni su Youtube e ha visto la presenza di tantissimi ospiti celebri a livello nazionale e non.

Dopo l’assenza in alcune puntate di Luis Sal, il marito di Chiara Ferragni lo aveva accusato di latitanza e di aver abbandonato il progetto (per colpa di una brutta discussione), mettendo gli affari in pubblica piazza con un video dal titolo “Che fine ha fatto Luis”.

Il rapper aveva dichiarato senza remore di essere l’unico a portare avanti la baracca, nonostante i due avessero fondato di comune accordo la società. In tutta risposta Luis Sal aveva pubblicato un video, diventato poi virale, intitolato “Dillo alla mamma, dillo all’avvocato”, nel quale rivelava al pubblico di doversi difendere da accuse mosse “ingiustamente” nei suoi confronti dalla squadra di avvocati di Fedez.

Luis Sal a proposito della sua mancata partecipazione nello svolgimento di alcune puntate del podcast aveva dichiarato di essere stato estromesso dalla gestione dalla madre del cantante, Annamaria Berrinzaghi, co amministratrice della srl di “Muschio Selvaggio”:

“Avrebbe posto in essere condotte ostruzionistiche per avere il controllo assoluto delle attività della Mucchio Selvaggio srl”.

La decisione del Tribunale di Milano su “Muschio Selvaggio”

L’annosa e dibattuta questione sulla proprietà di “Muschio Selvaggio” che ha visto Fedez e Luis Sal passare da amici e colleghi inseparabili a quasi estranei in aula, sarebbe arrivata ad una conclusione: il Tribunale di Milano ha espresso in una decisione in merito che il podcast appartiene al famosissimo youtuber bolognese.

In una nota dell’ufficio stampa di Luis Sal si evince che:

“La giudice Amina Simonetti, con ordinanza del 23 febbraio, ha difatti integralmente accolto il ricorso per sequestro giudiziario delle quote di Doom s.r.l. (società gestita da Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez) dalla Muschio Selvaggio s.r.l., promosso dall’avvocato Nicolò Ferrarini di Modena per conto della Luisolve s.r.l, società di Luis Sal (cofondatore del podcast Muschio Selvaggio, oltre che coautore e co-conduttore). Il provvedimento ha decretato che la società di Luis Sal ha il diritto di rilevare le quote della società di Fedez, esautorando così quest’ultimo nella gestione del podcast”.

Cosa può fare ora Fedez? Il cantante ha la possibilità di scegliere se conformarsi alla decisione del giudice, cedendo le sue quote davanti a un notaio allo youtuber, oppure non rispettare quanto decretato nella sentenza, costringendo così il giovane rivale bolognese a fare di nuovo ricorso a vie legali per ottenere un provvedimento vincolante., che obbligherà Fedez a vendere le proprie quote ed infine al ritiro definitivo nella gestione di “Muschio Selvaggio”.

Nella decisione del giudice si legge che il Tribunale ha previsto di far gestire il 50% di cui è titolare la Doom, la società riconducibile al noto rapper:

“Ad un soggetto terzo che possa con equilibrio esercitare poteri di controllo sulla gestione ed esprimere il voto in assemblea”.

Luis Sal prima che il Tribunale di Milano si esprimesse sulla questione, tramite i suoi legali, aveva chiesto il sequestro giudiziario delle quote di Fedez. Per l’avvocato dello youtuber, Nicolò Ferrarini, si paventava il rischio che il cantante vendesse la sua quota ad un terzo.

Per il Tribunale questi pericoli sono però inesistenti dato che nello statuto della società si riposta che questa non può essere venduta a terzi per i prossimi 5 anni.

Scopri qui la replica di Fedez sulla vicenda legata a “Muschio Selvaggio” finita in Tribunale.