Il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo, stando al “World Report on Vision” 2019 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono circa 64 milioni le persone nel mondo affette da questa condizione e 7 milioni di queste hanno manifestato perdita della vista o cecità. Il periodo tra il 12 e il 18 marzo è la Settimana mondiale del glaucoma.

Settimana mondiale del glaucoma, dati e la prevenzione

L’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità ha rilasciato i dati emersi dalla campagna di prevenzione delle malattie ottico-retiniche “Vista in Salute”. La campagna, finanziata dal ministero della Salute su indicazione del Parlamento, ha offerto uno screening per il glaucoma, le maculopatie e la retinopatia diabetica ad oltre 8mila persone di età superiore ai 40 anni in 54 città italiane e nell’arco dei tre anni. Secondo il presidente Mario Barbuto dell’Iapb ci sono due preoccupanti evidenze: “La prima-spiega Barbuto- riguarda il numero di persone che sono convinte di essere sane ma hanno valori di pressione intraoculare compatibili con il glaucoma e hanno urgente bisogno di una visita oftalmologica approfondita”. “Che una persona su 25 possa avere la malattia in corso– si legge ancora- senza saperlo è rilevante, perché il ritardo nella diagnosi è una delle criticità più gravi della malattia e porta a una perdita progressiva della vista fino alla cecità. Il glaucoma, infatti, è una malattia degenerativa del nervo ottico e i danni inflitti al sistema visivo sono irreversibili. È anche una malattia subdola: gli stadi iniziali sono asintomatici: grazie alla capacità compensativa del cervello, quindi una persona si rende conto di avere problemi visivi quando il male è già avanzato” ha detto Barbuto.

Il secondo elemento dell’analisi sulle visite di Vista in Salute è preoccupante, secondo Barbuto il 10% dei malati di glaucoma visitati, che avevano già una diagnosi e una terapia, presentavano valori della pressione oculare non compensata. “Questo- continua Barbuto- è un probabile segno della difficoltà che hanno i pazienti con glaucoma ad accedere alle cure sul territorio e ad essere seguiti costantemente nel tempo, traducendosi in alti costi per la società, sia da un punto di vista umano sia sotto il profilo economico. La perdita della vista è, infatti, un terribile trauma personale, oltre che una grave perdita economica”.

L’importanza della diagnosi

Il presidente dell’Iapb ha voluto inoltre specificare che l’unico strumento per diagnosticare per tempo il glaucoma è la visita dal medico oculista e l’unico modo per arginarne il decorso è seguire scrupolosamente la terapia: “Solo così– prosegue Barbuto- possiamo sconfiggere una patologia subdola, silenziosa, che si alimenta nella disinformazione”. Va inoltre ricordato che l’invecchiamento della popolazione aumenterà il rischio di cecità nel tempo e tutto ciò può avere un grande impatto sociale.