Covid, il pensiero di Fabrizio Pregliasco sulla situazione in Italia.

Il virologo direttore delle Malattie Infettive all’ospedale Niguarda di Milano aveva già posto l’accento sui comportamenti da adottare durante le feste di Natale, consigliando a suo tempo l’utilizzo della mascherina laddove si fossero verificati assembramenti (anche all’aperto).

Pregliasco parla di “onda” e non di “ondata”, comunque “da non sottovalutare“. Il problema alla radice, secondo l’esperto, sono i dati sottostimati dovuti al mancato tracciamento, spesso volontario, dei positivi e dei contatti stretti.

Covid, Pregliasco: “Fase di ampia diffusione, sì alle mascherine”

Fabrizio Pregliasco, con l’arrivo della stagione invernale, indossa nuovamente i panni della cautela quando si tratta di parlare di covid. Il docente dell’Università San Raffaele non cambia la propria linea, sebbene riconosca che “il parametro delle terapie intensive è più oggettivo anche se sappiamo che una quota è dovuta a ricoveri per altri motivi“.

Tradotto in termini concreti, “siamo in una fase di grande diffusione del virus” ma non ancora al picco. Molti ricorderanno, infatti, i valori astronomici registrati durante le festività natalizie del 2021, quando l’arrivo della variante Omicron sfondò la barriera dei 200.000 contagi. Oggi la situazione è più mite a livello di circolazione e aggressività del virus (con la variante Cerberus presente ma non predominante), eppure il consiglio rimane quello di usare buonsenso nei contesti più a rischio, specialmente per i soggetti più fragili.

Secondo gli ultimi dati trasmessi dal ministero della Salute, con il consulto dell’Iss, l’indice di trasmissibilità Rt e l’incidenza sono in leggera discesa rispetto alla settimana precedente. Pregliasco si è poi soffermato sull’ondata (questa sì) di influenza che sta costringendo a letto milioni di italiani: a fronte di una prima stima di 6-7 milioni prevista dall’Iss ora “possiamo tranquillamente attendercene 10 milioni, molto dipenderà anche dalle condizioni meteo e dal prolungarsi delle basse temperature”.