In amore e in guerra non ci sono regole e la politica è fatta di battaglie. Alcune sono più utili da vincere. Dalla kermesse politica alla stazione Leopolda, ideata e lanciata da Matteo Renzi a partire dal 2010 che si svolge ogni anno a Firenze, arriva l’endorsement dell’ex moglie di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale. Un appoggio importante in vista delle europee e con il voto abruzzese che rischia di far evaporare gli azzurri all’interno della coalizione.

Leopolda, Pascale: “Renzi erede di Berlusconi, stessa tenacia politica”

L’ex moglie di Silvio Berlusconi, scomparso da poco, Francesca Pascale si è seduta in prima fila ad ascoltare gli interventi della kermesse renziana, e ha tenuto a precisare:

“Sono qui alla Leopolda perché sono una donna libera, perché sono una curiosa, perché non rappresento nessun partito e perché nessun partito mi rappresenta. Sono stata invitata qui da Matteo Renzi e questo mi ha riempito il cuore di gioia. Sono qui con grande curiosità ma anche con grande simpatia ed affetto. Se sarà l’erede di Berlusconi lo dirà il tempo ma credo che Matteo Renzi sia l’unico leader in campo e a portare avanti quel progetto fatto partire da Berlusconi. Di Renzi mi convince la tenacia, la forza, la passione politica e quella verve che difficilmente si incontra nei leader politici. Oggi la riconosco solo in lui”.

Pascale: “Forza Italia si riconosce in Matteo Renzi”

Ma le esternazioni dell’attuale moglie della cantate Paola Turci, non si fermano alla somiglianza tra i due leader, per Pascale c’è un filo che lega Forza Italia e Italia Viva e osserva che:

 “C’è un passaggio di voti da Forza Italia a Italia viva. Parte della classe dirigente che fu di Forza Italia oggi si riconosce in Matteo Renzi. Campania, Lazio e Molise, ci sono molte regioni che vedono dirigenti che prevedono questo passaggio nelle loro carriere politiche, probabilmente perché anche loro come me credono che Matteo Renzi sia quel partito riformista-liberale che manca in questo Paese”.

Pascale dieci anni fa confidò a Berlusconi di non fidarsi di Renzi

Eppure poco meno di dieci anni fa, l’ex Dama di Palazzo Grazioli, mentre il Partito del Cavaliere collaborava con il Pd per la riforma elettorale, confidò proprio al marito di non fidarsi del giovane segretario Renzi. Ma in dieci anni è successo di tutto, fuori e dentro la politica, a cominciare proprio dalla Pascale che già vedeva delle somiglianze con il leader di Forza Italia:

“Renzi è coraggioso, al limite della temerarietà. È caparbio, è fortunato, forse anche un po’ cattivo, di quella cattiveria che in politica ci vuole e che il nostro presidente non ha”.