Roma-Brighton, i giallorossi stravincono, convincono e risplendono sempre di più nel nome di Daniele De Rossi raggiante nel post partita . La squadra di Dybala e Lukaku doma gli inglesi e gioca un calcio semplice, pragmatico e molto bello, a tratti anche davvero elegante con trame e schemi che non si vedevano da anni. Il tecnico, sornione, sorride, è soddisfatto, ma con l’umiltà che lo contraddistingue da quando era calciatore si presenta davanti alle televisioni e in conferenza stampa.

Roma-Brighton 4-0 posta partita De Rossi: “Siamo stati quasi perfetti, ma se pensiamo di essere già passati ci ribaltano”

De Rossi con tutta la sua umiltà precisa e sottolinea alle tv nel post partita:

Capisco tutto, ma io non ho fatto niente di speciale, nessun capolavoro, ho solo la fortuna di avere dei giocatori molto forti…“.

Daniele De Rossi è l’immagine della nuova Roma, perfetta, micidiale e bella da vedere, con calciatori che, finalmente, sanno quello che fanno in campo, non vagano come prima senza meta e senza sapere a chi dare la palla. No, è cambiato tutto. Rivoluzione totale, ma usando intelligenza e soprattutto semplicità, ovvero lasciando fare tanto ai giocatori, tentando di rispettare qualche consiglio tattico e senza strafare.

Per questo De Rossi alza le mani e con estrema umiltà osserva:

Sono contento, non minimizzo nulla. Ho visto tante cose che mi sono piaciute ma altre sono da migliorare. Nel secondo tempo bisognava risalire un po’ meglio. Sono felice della prestazione e dell’attenzione che hanno messo. Anche ieri gli ho rotto le scatole, la preparazione è stata più lunga rispetto alle altre partite perché il Brighton è una squadra diversa dalle altre con un allenatore diverso dagli altri“.

Il tecnico della Roma conosce bene l’ambiente, sa che si esalta facilmente e si deprime nello stesso identico modo, per questo prova a gettare acqua sul fuoco e predica calma e umiltà, ma comunque esaltando i suoi giocatori. Ora in tanti chiedono il rinnovo subito per Daniele De Rossi che però attende con calma e pensa solo al presente e alla partita da fare:

Fate i bravi, vi conosco, ma questi discorsi non c’entrano niente. So che adesso cominciate. E’ l’ultimo dei miei pensieri. Sono contentissimo, faccio il lavoro che mi piace in un posto che mi piace. Ora giochiamo contro un’altra squadra con un altro allenatore speciale. Tra una settimana andiamo lì ma se pensiamo di aver vinto è un problema”.

Il video con le parole di De Rossi in conferenza stampa

De Rossi parla  all’inizio della conferenza stampa con il sorriso del rapporto con il padre Alberto rispondendo a una delle domande:

“Non hai la fortuna di conoscere mio padre, è un posto grande e immenso. L’ho visto due volte in 50 giorni, l’altro giorno è scappato dal bar quasi. Tatticamente parliamo poco, ma sono suo figlio e ho ereditato da lui la passione e tante idee calcistiche. Sicuramente è molto felice, so che viene allo stadio”

Sulla tattica scelta per questa sera a proposto della difesa a quattro sottolinea:

“Quando giochi contro le squadre brave puoi lasciargliela un pochino di più, nel secondo tempo l’hanno lasciata un pochino meno. Sapevo che era un braccio di ferro che potevamo vincere, loro giocano con coraggio e mi piace molto. Sapevo però che se i miei giocatori avessero fatto questa prestazione avremmo vinto. Il risultato forse è troppo largo, hanno avuto occasioni, ma credo abbiamo meritato la vittoria”.

Il mister poi analizza la fase difensiva nel dettaglio: 

“Il risultato fa la differenza nei giudizi, noi abbiamo tirato 17 volte e loro 14. Abbiamo un portiere che ha parato, però abbiamo cercato di mandarli dalla parte dove eravamo più solidi in difesa. Loro però erano capaci di decidere dove mandarla, per quello dovevamo accettare il duello uomo uomo e poi andare in verticale”

Paredes è stato autore di una grande prestazione condita da un grande assist sul primo gol di Dybala:

“La palla non è preparata, non è uno schema. Lui ha trovato il tempo per ragionare, i giocatori nostri sono molto forti e dovevo mettere le loro qualità in mostra. Leandro è un campione del mondo ed è forte. Ho un rapporto di confidenza tale per andare più diretto e prenderlo in giro davanti ai compagni, non capisco perché siate così stupiti. Parlare solo di lui però sarebbe sbagliato perché tutti sono stati bravi”.

La prestazione di Celik questa sera è stata straripante, un terzino completamente nuovo per tifosi e addetti ai lavori tanto che si parla già di un De Rossi traumaturgo ma lui sorride:

“Non puoi prendere un giocatore scarso e dirgli che è forte perché sempre una sega rimane, lui è un calciatore forte. Lui fa una bella partita oggi, a Monza e in ogni spezzone. Lui gioca bene perché si allena a mille, lo ha sempre fatto con il sorriso non perché è scemo ma perché convinto. Ho parlato con lui e anche con Montella che lo allena in nazionale. Io ero sempre titolare e non ero felice quando non giocavo, ma l’importante è andare forte in allenamento perché così poi vai forte anche in partita”.

La condizione psicofisica della squadra fa pensare che si poteva essere più in alto in classifica rispetto al quinto posto attuale nonostante le tante vittorie:

“C’è frustrazione perché stiamo facendo bene ma c’è tanto da fare. Se andiamo a pensare di essere perfetti ci ribaltano, non credo che ci siano quattro gol di differenza con il Brighton. Non parlo del passato perché non credo sia corretto, credo che queste squadra debba fare più punti possibile. Conosco la città e dobbiamo lavorare ogni giorno perché la presunzione fa andare le gambe più lente. Giochiamo tra pochi giorni con una grande squadra e non c’è tempo per fare scalette”.

Le parole di De Zerbi

Roberto De Zerbi in conferenza stampa nonostante i quattro gol sorride parlando del suo rapporto con De Rossi:

“A De Rossi ho detto che almeno ho perso con un amico, pensa se perdevo con uno che mi stava antipatico…voi parlate di numeri, ma c’è una cosa che non sottolineate. La Roma negli anni precedenti è diventata forte, i giocatori erano già forti calcisticamente quando ero in Italia ora li ho ritrovati forti mentalmente. Noi siamo una squadra piccola con tanti problemi ed i miei giocatori hanno provato a restare aggrappati con le unghie. Nessuno ha fatto più del 25% del loro potenziale, magari avremmo perso uguale ma sarebbe stato diverso. Questa giornata insegna a tutto il club”. 

Il tecnico poi analizza il pesante ko sottolinenando come l’inesperienza sia stata uno dei fattori determinanti per la disfatta:

“Abbiamo trovato in Inghilterra qualche squadra in Inghilterra che si metteva a 5, abbiamo vinto 3-0 in casa dell’Arsenal, 3-0 con il Liverpool, 3-1 con lo United. Non è un problema tattico, la mia squadra era sotto 2-0 a Marsiglia, poi ha ripreso la partita, abbiamo vinto con l’AEK Atene ma non meritavamo di vincere, noi facciamo fatica a gestire questo livello perché il nostro livello non è mai stato di questi stadi e competizioni. Sono uscito al riscaldamento, facciamo passaggio controllo passaggio controllo e avevo già capito tutto. Prima del match avevo parlato di questo aspetto, non è una cosa dalla quale cado dalle nuvole, è una cosa normale nel calcio”.