Alessandro Onorato torna sul tema ‘firme-Virginia Raggi’. Il Capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio è intervenuto stamattina su Radio Cusano Campus nel corso del format ECG, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. “Caso firme su Virginia Raggi? Ecco come sono andate le cose”, ha spiegato Alessandro Onorato. 

ALESSANDRO ONORATO SUL CASO FIRME CHE RIGUARDA VIRGINIA RAGGI. ASCOLTA

Alessandro Onorato sulla questione firme-Raggi ha dichiarato: “E’ forte il vento dei giornalisti che si riposizionano da Renzi al Movimento Cinque Stelle. Questa vicenda mi sta dando un grande insegnamento, fanno sembrare come se i poteri forti siano contro il Movimento Cinque Stelle e invece sto vedendo che quando facevo opposizione ad Alemanno e Marino mi trattavano come il salvatore della democrazia, mentre ora che la faccio alla Raggi mi trattano da antidemocratico. C’è una schiera di giornalisti, forse un po’ complessati, che non ha il coraggio di ammettere delle evidenze, forse perché hanno paura poi di ricevere tweet d’insulto dalla macchina perfetta del Movimento Cinque Stelle. Non può passare il messaggio che visto che la Raggi è stata votata ora sia al di sopra delle leggi. Possono governare, non governare, fare un falso in atto pubblico, presentare le firme tre giorni prima che le raccolgano, e tutto viene considerato come una cazzata”.

Alessandro Onorato ha riepilogato quanto accaduto nella querelle firme-Raggi: “L’accesso agli atti l’ho fatto dopo essere stato contattato dall’autore delle Iene, con il quale avevo fatto 5 servizi contro Marino su Affittopoli. Dopo che le Iene hanno scoperto le firme false di Palermo venni contattato verso novembre. Ho fatto un accesso agli atti, spendendo 120 euro di fotocopie perché altrimenti neanche me lo davano e ci hanno messo 50 giorni per rispondermi. La risposta è arrivata dopo il referendum, qualche giorno prima di Natale. Superate le feste ho iniziato una serie di verifiche con dei legali, quindi ho perso tempo a verificare atto per atto, visto che si tratta di tantissime pagine, per arrivare a una conclusione sconvolgente. Se all’ufficio elettorale fossero arrivati gli stessi moduli non della Raggi, ma di Meloni, Giachetti, Marchini e Fassina, dove in maniera molto chiara, con tanto di autentica notarile, c’è scritto che le firme sono state raccolte il 23 aprile ma l’atto riassuntivo è di tre giorni prima, cosa sarebbe accaduto? Fosse accaduto a Marino, Alemanno o un altro avremmo avuto i cinque stelle pronti ad urlare onestà onestà”.

Alessandro Onorato, poi, denuncia sessismo in molti dei commenti che sta ricevendo in queste ore da simpatizzanti pentastellati: “Mi aspettavo peggio, ho dovuto bloccare quelli che mi insultavano pesantemente. Tra quelli che mi insultano, però, nessuno è di Roma. La cosa più sgradevole sono gli insulti sessisti, quelli che mi scrivono che sono effeminato, mi danno fastidio, non certo per la critica, perché qualora io fossi omosessuale, e non lo sono, non capirei quale sarebbe il problema. Credo che questo dia il livello della politica di oggi”.