Svolta nel processo in seguito all’omicidio di Francesco Valdiserri, figlio dei giornalisti Luca e Paola di Caro del Corriere della Sera.

Era la sera del 19 ottobre 2022, quando Francesco Valdiserri di soli 19 anni, fu investito da Chiara Silvestri su un marciapiede di Via Giustiniano Imperatore a Roma.

La ragazza, viaggiava con un amico ad una velocità due volte superiore a quella consentita sul tratto stradale e le forze dell’ordine constarono anche un valore due volte più alto di quello consentito dall’alcol test.

È stata condannata a 5 anni di carcere per omicidio stradale e 800mila euro alla famiglia dell’adolescente.

Il Gup del Tribunale di Roma: “Irresponsabile condotta di guida che ha determinato la morte di un 19enne”

Il Gup del Tribunale di Roma si è espresso in merito alla sentenza Valdiserri, evidenziando una condotta di guida irresponsabile, che ha messo a repentaglio la vita di altre due persone, l’amico della Silvestri e della vittima, fortunatamente illeso:

“È evidenziato quanto sia grave e strutturata, in più profili, la responsabilità dell’imputata. Quanto sia rilevante il ‘grado della colpa’ nell’avere tenuto l’irresponsabile condotta di guida che ha determinato la morte di un ragazzo di 19 anni e messo a rischio la vita di almeno altre due persone oltre che la propria. Da un lato il dato storico che vede l’imputata commettere il fatto dopo essersi vista sospendere la patente per sei mesi per essersi rifiutata di sottoporsi agli esami tossicologici dopo un controllo stradale mentre anche in quel caso era alla guida della sua auto, e da neopatentata. Dall’altro il fatto che sia documentato in atti che l’imputata a tutta la primavera 2023 era affetta da dipendenza da alcolici ed abuso di cocaina che la stessa agli arresti domiciliari dal giorno del fatto è risultata positiva per l’assunzione di cocaina ecstasy e alcol”.

Chi era Francesco Valdiserri, il 19enne dal cuore punk

Francesco Valdiserri era un adolescente amante della musica punk, del rock, un ragazzo solare e con una grande voglia di vivere.

I genitori, entrambi giornalisti per il Corriere della Sera, hanno organizzato nel mese di settembre una bellissima serata in memoria del figlio al Parco Schuster, dove 8 giovani band della capitale hanno suonato tutti quanti insieme uniti dall’empatia per il giovane, l’amore per la musica e per la vita.

La morte di Francesco ha sollevato anche la problematica dei numerosi incidenti e morti stradali che avvengono ogni anno a Roma, più di 3000 e nonostante le vittime, continuano ad aumentare.