AIDR e #iocosì: due realtà associative differenti, ma complementari. La prima si occupa di divulgare e facilitare il processo di digitalizzazione in corso, la seconda vuole contrastare le discriminazioni, in tutte le forme esistenti e ritiene che il digitale sia il mezzo più efficace per raggiungere l’obiettivo. Queste le motivazioni del protocollo d’intesa firmato alcuni giorni fa, ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa con Sara Manfuso, presidente di #iocosì che ha subito affermato quanti punti di incontro esistono tra le due associazioni: “Il digitale è il comune denominatore di tutte le realtà lavorative e sociali, basti pensare alla velocità con cui viaggiano le informazioni. Come associazioni ci occupiamo di sviluppo sociale, violenza di genere, e con Mauro Nicastri, che è una personalità di estrema competenza e di alto profilo, abbiamo capito che potremmo offrire un app digitale in cui geolocalizzare i centri antiviolenza.”

Quali personalità coinvolgerete? 

“Abbiamo bisogno di psicologi, esperto che conoscano bene il tema della violenza di genere, servono competenze per arrivare a parlare alle donne che soffrono questo disagio, serve un mondo specifico. Ci serviremo delle forse dell’ordine e dialogheremo con le istituzioni”, ha specificato Sara Manfuso.

AIDR e #iocosì: il protocollo siglato durante lo scorso 27 giugno presso la prestigiosa location capitolina della sede italiana della Commissione Europea, rappresenta l’inizio di un percorso che punta ad espandersi, nello spazio e nel tempo. “Saremo apartitici”, ha garantito la presidente Manfuso. “Ci rendiamo conto che il problema del bullismo e della violenza di genere sono fenomeni molto diffusi. I numeri ci ricordano quanto drammatica sia la realtà. Spesso la violenza si consuma entro le mura domestiche, noi stessi ne siamo stati spettatori e magari abbiamo vergogna di parlarne. Ora più che mai è necessario sensibilizzare gli altri alla denuncia, è una strategia per creare le condizioni che servono e sostenere queste troppe donne abusate”, ha concluso Sara Manfuso.

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