Sua maestà il cibo sale sul palcoscenico delle architetture e delle domus romane conservate a Ostia. Raccontare divertendo è il traguardo di OStiensia. Questo è il ciclo di rievocazioni che nel prossimo fine settimana, sabato 23 e domenica 24, presenterà Habemus in cena, cibi e sapori nell’antica Roma.

Due giorni di rappresentazioni per prendere confidenza con il vitto dei romani

Due giorni di rappresentazioni per prendere confidenza con il vitto dei romani e i forsennati scambi di ingredienti che solcavano il Mediterraneo nel II secolo dopo Cristo. Senza trascurare le sfumature politiche favorite dalle elargizioni di cereali, olio e vino. Quest’ultimi erano strumenti di organizzazione del consenso e controllo sociale, a disposizione della classe dirigente dell’epoca. La cerimonia della frumentatio sarà messa in scena alle 11 e alle 16. Con dovizia di rievocatori in tuniche storiche impegnati a misurare e distribuire i modii spettanti a festanti masse di cittadini e liberti.

Nel caseggiato di Diana, esemplare condominio della metà del II secolo dopo Cristo, riprenderanno vita le botteghe che ne popolarono il primo piano e il mezzanino: una taverna (popina) per il pasto consumato in strada prima di tentar la fortuna col gioco d’azzardo (alea), una pescheria (piscatoria) e due laboratori, uno per la salsa di pesce (gari officina) e un altro per la fermentazione di malti e luppolo che regalava la birra (cervisiae officina). Chissà quali odori avranno dovuto sopportare gli appartamenti del secondo e del terzo piano di questo condominio, protetti dagli effluvi solo dai balconi sporgenti.

 Nel Molino del Silvano, invece, una fiorente azienda della fase imperiale ritrova i suoi panettieri

Nel Molino del Silvano, invece, una fiorente azienda della fase imperiale ritrova i suoi panettieri, “certamente aderenti al corpus pistorum, l’associazione dei fornai di Ostia riportata dalle fonti”, osserva il direttore del Parco archeologico di Ostia Antica, Mariarosaria Barbera. Che aggiunge: “Si tratta di un grandioso impianto industriale, testimonianza del netto miglioramento delle condizioni economiche rispetto agli anni della Repubblica: il pane ormai si acquista, non lo si prepara più in ogni casa. In questo Molino si svolgeva l’intero ciclo di produzione, dalla macina del chicco di farro alla vendita, passando per l’impasto da lievitare e infornare. Non dimentichiamo che abbondanti provviste di cereali erano garantite dagli enormi magazzini di Ostia, continuamente riforniti dal mare. Questo da quando la prima colonia romana è diventata il principale scalo commerciale dell’intero Mediterraneo”.

Il banchetto si svolgerà nella Domus della Fortuna Annonaria, una ricca dimora risalente al II secolo

Sarà compito dei rievocatori dell’Associazione culturale Suadela svelare ogni segreto legato alla produzione e al consumo del pane. Avvalendosi di una macina azionabile, identica a quelle originali in pietra che un animale bendato o uno schiavo faceva ruotar. Il tutto mentre una tramoggia in legno versava granaglie nel cono alla sommità del macchinario. Alle 12 e alle 17 i rievocatori si siederanno finalmente a tavola. Il banchetto conviviale ben si presta a illustrare l’ordine delle portate e la gerarchia delle stoviglie. “Tante, comode e belle nelle fogge e nei colori anche duemila anni fa”, riflette Mariarosaria Barbera. “Il banchetto si svolgerà nella Domus della Fortuna Annonaria. Una ricca dimora risalente al II secolo, celebre per il peristilio colonnato e per il ritrovamento della Venere Doidalsas esposta all’interno del Museo Ostiense”.

“Le attività didattiche e divulgative quali il mercato di generi alimentari, la cucina di strada e la produzione della birra e del pane si svolgeranno continuamente. Questo consentirà al pubblico di goderne in qualunque orario di visita- fa sapere l’archeologo Alessandro Pirrone, dell’associazione Suadela- A orario, invece, le attività rievocative più movimentate, ossia la scena del banchetto e la frumentatio. All’ingresso distribuiremo un programma con gli orari delle rappresentazioni e la mappa per raggiungerle”. Tutte le attività si avvalgono di allestimenti e manufatti storici, ricostruiti a scopo divulgativo; due dozzine di rievocatori, rigorosamente in abiti storici, si concederanno volentieri ai turisti per illustrare gli aspetti della vita quotidiana dei nostri avi provenienti dalle città che ancora circondano il Mediterraneo.

 

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