A Bologna il biossido di azoto è fuorilegge in mezza città, compresi parchi e scuole. Le zone più critiche? Quelle a ridosso delle strade più trafficate, l’area di San Donato fino a via Massarenti, la Bolognina e la zona Saffi.

I dati peggiori arrivano quasi sempre da civici posti in strade molto trafficate

Dalla campagna di monitoraggio “Aria Pesa”, che ha portato per un mese 317 campionatori nelle case dei bolognesi e in altri luoghi della città, giunge una sostanziale conferma dei dati Arpa, ma con un dettaglio strada per strada, sia pure limitato nel tempo. Nel complesso è emersa una forte differenza tra città e provincia e una chiara demarcazione del fattore traffico. I dati peggiori arrivano quasi sempre da civici posti in strade molto trafficate, dalla Porrettana a via San Felice, da via Irnerio a via Mazzini, dal ponte di San Donato a via Franco Bolognese.

Prendendo a riferimento i dati Arpa di Porta San Felice (fuorilegge di circa il 15% sulla media annuale di NO2) è risultato che il 53% dei campionatori posti nella città di Bologna avrebbe superato il limite di legge nel 2017. Dati particolarmente negativi sono stati riscontrati nelle scuole monitorate: due addirittura hanno fatto riscontrare valori superiori di quelli di Porta San Felice.

Ogni macchina in più e ogni tratto in più di strada trafficata abbiamo un numero maggiore di persone esposte all’inquinamento

“Non ci aspettavamo questi dati sulle scuole- confida il chimico Luca Basile- vogliamo essere cauti perchè non sappiamo con esattezza dove siano stati messi i campionatori in questi istituti, ma è un dato di allarme che ci induce a lavorare ancora su questo aspetto. Sulle scuole servirebbe a questo punto un lavoro più completo”.

L’altra sorpresa negativa riguarda i parchi: nove su 46 di quelli monitorati sono in “zona rossa” (cioè con valori simili a quelli di Porta San Felice) in particolare quelli in zona tangenziale-autostrada (cinque): con un biossido di azoto sotto controllo sono sostanzialmente solo quelli nella fascia pedecollinare. Non è risparmiata dall’inquinamento nemmeno l’area dei centri commerciali, altra categoria monitorata dal report “Aria Pesa”. Meglio, invece, le strutture sanitarie.

I dati saranno discussi durante un’assemblea pubblica in programma per il 25 giugno; in quella sede saranno anche avanzate proposte per la città.
Fin da ora però è chiaro il messaggio che arriva: il Passante di mezzo non s’ha da fare. “Ogni macchina in più e ogni tratto in più di strada trafficata abbiamo un numero maggiore di persone esposte all’inquinamento”, sottolinea ancora Basile.

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