Trattativa Stato-Mafia, Francesco Paolo Sisto, deputato di Forza Italia, già consulente della Commissione parlamentare antimafia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Trattativa Stato-mafia? Di Matteo avrebbe dovuto dare una lettura più prudente di una sentenza di primo grado, anziché inneggiare a se stesso. Oggi il rapporto tra politica e magistratura è sicuramente più maturo rispetto agli anni ’90, ma  Di Matteo vuole metterlo in crisi. Berlusconi parte offesa nel processo, ma lo si vuole tirare dentro per un pretesto politico. L’antiberlusconismo vintage di certe procure non finisce mai. Salvini è effervescente naturale, ma mi fido di lui. Risultato Molise dimostra che senza Forza Italia il centrodestra non è affidabile”

Sulla sentenza di primo grado del processo sulla trattativa Stato-mafia

 “Ancora non conosciamo le motivazioni di questa sentenza di primo grado –ha affermato Sisto-. Conosciamo solo il dispositivo della sentenza e un dispositivo non fa primavera. Si vuole dare a una sentenza di primo grado un valore di pietra tombale della Seconda Repubblica. Mi sembra che il momento sia più emotivo-mediatico che istituzionale. Di Matteo avrebbe dovuto dare una lettura più prudente. Inneggiare a se stessi come fa Di Matteo non è bello da un punto di vista istituzionale, non è consentito da un punto di vista giuridico. Oggi il rapporto tra politica e magistratura è sicuramente più maturo rispetto agli anni ’90, anche se Di Matteo vuole metterlo in crisi. Di Matteo alimenta un fuoco che, sapientemente, Anm e Csm avevano sopito. Oggi che il clima è più sereno, Di Matteo cerca di riaccenderlo”.

Sulle interpretazioni politiche della sentenza

 “Berlusconi in questo processo non c’entra un fico secco, al massimo potrebbe essere persona offesa –ha dichiarato Sisto-. Stiamo parlando di un pretesto mediatico, giudiziario e politico, un escamotage per giustificare un atteggiamento incomprensibile: un veto immotivato per spaccare il centrodestra e cercare di indurre Salvini ad abbandonare la coalizione e diventare paggetto di Di Maio. Il disegno è chiaro. E’ impossibile che un soggetto estraneo al processo possa subire addirittura le conseguenze politiche di un giudizio che non lo riguarda. L’antiberlusconismo vintage non finisce mai. C’è una fissazione da parte di alcune procure, per cui tutto ciò che è negativo deve essere addossato a Berlusconi anche quando non c’entra nulla”.

Sulla situazione politica attuale

 “Il centrodestra si è presentato in coalizione ed ha vinto. Salvini sa bene che la coalizione è il punto di forza. Ho molta fiducia in Salvini che è effervescente naturale, ma è una persona leale e intelligente. Sa bene che smontare la coalizione lo metterebbe in una posizione di debolezza coi 5 Stelle. Senza Forza Italia il centrodestra non è affidabile. Il voto del Molise dimostra esattamente questo. Sono convinto che Salvini non mollerà né Berlusconi, né Meloni, il tentativo dei 5 Stelle verrà rispedito al mittente”.