Bambini e digitale: quando esporre i figli ai dispositivi tecnologici? E’ uno dei grandi dubbi dei genitori contemporanei. Smartphone, I-pad e computer sono ovunque, il contatto è inevitabile, l’importante è che non avvenga “mai prima dei due anni”, ha affermato Barbara Volpi, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus. 

Genitori digitali, Il Mulino

Il valido contributo alla comunità scientifica della professoressa Volpi – Genitori digitali, edito Il Mulino – spiega, servendosi di teorie come quella dell’attaccamento, come il genitore dovrebbe gestire la relazione figli-nuove tecnologie. “Il web amplifica i disagi, espone i figli al cyberbullismo o al cutting, per questo è necessario agire in maniera preventiva. Per questo il discorso della teoria dell’attaccamento è centrale per capire alcune dinamiche. Fu Bowlby nel 1970 ad esplicare il paradigma sulle prime relazioni madre – bambino, sottolineando l’importanza per lo sviluppo sano, da un punto di vista affettivo, di un figlio”, ha aggiunto la professoressa Volpi.

La teoria dell’attaccamento, Bowlby – 1970

Bambini e digitale: perché la teoria dell’attaccamento è importante per comprendere il modo in cui i figli vivono la rete? “E’ la più diffusa a livello psicosociale e internazionale. L’essere umano ha bisogno di essere attaccato all’altro, avere la sicurezza di un attaccamento sano e sicuro, per evitare patologie future. Il genitore diventa un faro che può illuminare i figli, in una traiettoria sana nel mondo digitale, se si è costruita nel tempo una base sicura, affettiva, nelle interazioni reali. Porto sicuro dove poter comunicare il loro disagio in caso di difficoltà. Il mondo digitale è una scoperta che l’adolescente, il ragazzo, fa guidato inizialmente dalla guida dei genitori che lo hanno supportato nelle sue prime navigazioni, nel web”, ha sottolineato l’esperta.

I libri, il primo touch screen

Durante i primi nove mesi di vita, i bambini compiono la loro prima esperienza touch screen, attraverso i libri. “E’ importantissimo educare il bambino all’utilizzo della carta prima e del web poi. Il genitore può stare col bambino e interagire direttamente. Così facendo potrà inserire il digitale gradualmente, dopo i due anni di età. L’interattività, nei bambini, si forma nei primi due anni di vita”, ha osservato Barbara Volpi.

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