Regole del baseball? In Italia non si conoscono molto. Quello che è tra gli sport più famosi negli Stati Uniti nel nostro paese ha attecchito poco. Non perché non sia bello né perché sia chissà quanto complesso. Il problema è più di natura culturale. A noi piacciono di più giochi di mischia (il baseball ha una parte statica) come dimostra lo strapotere del calcio (sempre sugli scudi anche nelle nuove generazioni) e come dimostra il successo crescente del rugby che, anno dopo anno, si sta ritagliando il suo spazio nel cuore degli appassionati di sport nella penisola. Se avete negli occhi le interminabili e disastrose partite di baseball di Charlie Brown o il viso scolpito di Joe Di Maggio mentre bacia “in modo maschio” la sua bambola Marilyn Monroe e volete capirne di più su quello che accade nel diamante di gioco, questa è la vostra occasione. Ecco cosa devono fare i giocatori di baseball per vincere.

Regole del baseball? Ve le spieghiamo noi. Innanzitutto è bene capire il contesto della partita. Questo sport si gioca su un campo a forma di quarto di cerchio (detto “diamante”), suddiviso in “territorio buono” e “territorio foul”. Nel territorio buono sono poste, su un quadrato, le “basi” così divise:

  • i cuscini di prima, seconda e terza base;
  • un pentagono di gomma detto “casa base” o “piatto”;
  • la pedana del lanciatore.

Una partita dura 9 riprese, dette “innings” ed ogni ripresa è suddivisa in due fasi, “battuta” e “difesa”. Una ripresa finisce quando una squadra si è alternata sia alla battuta sia alla difesa. Una fase finisce quando tre giocatori dell’attacco vengono eliminati.

Di quanti elementi sono fatti i team? Ogni squadra è formata da 9 giocatori più le riserve che assumono, quando la squadra è in difesa, le posizioni di:

  • lanciatore;
  • ricevitore;
  • prima base;
  • seconda base;
  • terza base;
  • interbase;
  • esterno sinistro;
  • esterno centro;
  • esterno destro.

Ricordatevi sempre che solo la squadra che è alla battuta può segnare punti ed i suoi giocatori si presentano alla battuta uno per volta, secondo un ordine prestabilito, assumendo il nome di “battitori”. Il battitore ha il compito di battere le palle lanciategli che attraversano “l’area dello strike” o “area di battuta”, cioè quello spazio sopra la casa base compreso tra la linea delle ginocchia e la linea delle ascelle. Se le lascia passare o tenta di batterle senza riuscirsi, l’arbitro gli darà uno strike. Dopo tre strike, il battitore è fuori.

Il campo da baseball

Il campo da baseball è detto il diamante e, per abitudine, è così detto anche lo stadio in cui si pratica questa disciplina sportiva. Se siete amanti della geometria e della matematica, ecco i numeri dei campi baseball. Il punto di partenza della maggior parte delle azioni è il piatto di casa (una lastra di gomma bianca) che è un quadrato con lato di 43,18 cm. Vicino ai due lati paralleli del piatto, ci sono i due box del battitore. Assieme a prima base, seconda base e terza base (indicate da dei cuscini quadrati di 38,10 cm), il piatto di casa forma un quadrato di 27,43 m a lato che indica il campo interno. La maggior parte dei campi è circondata da una staccionata o un muro che segna il limite esterno del campo esterno. Questa staccionata è generalmente a una distanza compresa tra i 91 e i 128 m.

La palla base

Come è fatta una palla da baseball? Ha una circonferenza variabile tra i 22,9 e i 23,5 cm, pesa 142 grammi (quindi molto!) ed ha un diametro compreso tra i 7,3 e i 7,5 cm. La composizione interna delle palle da baseball invece è varia: il centro può essere in sughero o gomma oppure formato da un miscuglio dei due, spesso alternati in strati. La regione centrale è circondata da vari materiali di natura filamentosa tipo lana, spaghi o, in alcuni casi, cotone.

La composizione esterna delle palle da baseball invece? Si tratta di due frammenti di pelle incollati alle fibre concentriche interne e assemblati a vicenda tramite 108 cuciture composte dalla medesima fibra in cotone che garantisce una incredibile stabilità alla palla.

Il fuoricampo nel baseball

Come si vede in quasi tutti i film sul baseball, uno dei momenti più topici di questo sport è il fuoricampo. Ce ne sono di diversi tipi. Quello più comune c’è quando la palla viene spedita fuori dal campo di gioco con una volata buona. È da questa azione che deriva il termine in italiano mentre il termine inglese “home run tradotto significa “corsa a casa”.

Si può realizzare un fuoricampo anche senza che la palla esca effettivamente dal terreno di gioco? Sì, ad esempio in campi molto ampi o a causa di particolari situazioni che impediscano alla difesa di fermare il battitore prima che questo completi il giro delle basi. Questo è quello che si dice fuoricampo interno (o “inside-the-park home run” in inglese).

La definizione del grande slam chiude questa panoramica: avviene quando il fuoricampo è fatto con tutte le basi piene e porta alla squadra che lo realizza 4 punti.

Ora le regole del baseball le conoscete abbastanza bene da godervi questo sport.