Flavia Pennetta la prima azzurra a entrare nella Top 10

La più longeva a conquistare un Torneo del Grande Slam (US Open)

 

La più efficace rappresentante del Tennis d’Italia è stata certamente Flavia Pennetta, pugliese di Brindisi, dove nasce il 25 febbraio 1982.

E’ passata alla storia per aver vinto gli US Open 2015, in questo seconda, dietro a Francesca Schiavone. Flavia ha battuto in finale in una finale tutta italiana, contro Roberta Vinci, ed è stata la tennista più avanti d’età a vincere il primo torneo del Grande Slam della sua carriera.

Che, a proposito, comincia a dare i primi segnali quando lei ha 14 anni e vince il doppio Under 14, nel 1996. L’anno dopo si pone all’attenzione di dirigenti e tecnici federali perché, soltanto 15enne, conquista il titolo italiano Under 16 sia nel singolare che nel doppio.

Nel 1998, 16enne, si aggiudica la Coppa del Mondo in doppio. Siamo già a una dimensione internazionale di notevole livello tecnico. Nel 1999 non riesce ad andare oltre le qualificazioni per gli Internazionali di Roma e al Torneo di Palermo. Si aggiudica, nonostante tutti, quelli di Grado e Cagliari con altri 2 tornei di doppio.

Il primo, grandissimo segnale, è rappresentato dalla vittoria nel Roland Garros di Parigi Under 18, quando vince in coppia con Roberta Vinci.

Tecnicamente parlando – E’ stata una tennista capace di giocare da fondo campo con ottima profondità, sia con un buon dritto che tramite il rovescio a due mani, dal quale sono uscite signore traiettorie anche angolate. Dal cilindro Flavia ha saputo estrarre anche palle tagliate, corte e degli apprezzabili lob.

I primi tre anni tra le Professioniste. Nel 2000, come compie 18 anni, entra tra le grandi. Non riesce a entrare nel tabellone principale di Wimbledon e Roma. In 12 tornei arriva solo alla finale dei campionati italiani a Roseto, perdendo. Nel 2001 arriva alla sola finale di Alghero, senza pungere.

Nel 2002 vince i tornei di Ortisei, Alto Adige, Fano, e Biella, e si impone a Roma nel “Lanciani”. In doppio ne vince 5. Intanto diventa la 95esima al mondo e la 129° in doppio.

Nel 2003 dichiara di voler arrivare tra le prime 50 al mondo. Ma sarà solo l’anno del debutto in Fed Cup con la Nazionale: 3 vittorie su 3 incontri singolari giocati. Nel 2004 perde le finali di Acapulco e Palermo, vince a Sopot, primo torneo assoluto. Qualche infortunio ne limita il rendimento.

Riesce, tuttavia, a diventare la numero 38 al mondo: promessa mantenuti. Nel 2005 questo le permette di arrivare in buona forma. Conquista Acapulco e Bogotà, e in doppio con Elena Dementieva, il doppio a Los Angeles. In estate è la numero 23 come tennista individuale, e la 22esima in doppio a novembre.

Il 2006 è l’anno più importante, almeno in azzurro: l’Italia arriva in finale della Federations Cup, contro il Belgio di Justine Henin, battuto per 3-2. Il capitano non giocatore di quella formidabile versione dell’Italia è Corrado Barazzutti. Con la pugliese in squadre tre grintose giocatrici della scorza di Francesca Schiavone, Roberta Vinci, Mara Santangelo. Uno squadrone.

A livello assoluto Flavia Pennetta diventa la numero 16 in singolo e la 14 in doppio. Il mondo inizia a parlare di questa orgogliosa atleta pugliese, brava e determinata. La cui superficie preferita è stato il cemento.

Il 2007 è l’anno del “sali-scendi”: scivola al numero 92 al mondo pur vincendo, sul cemento, il torneo di Bangkok. Dall’altra parte della rete c’è una certa Venus Williams.

Nel 2008 la Pennetta vince in Cile e ad Acapulco, per la seconda volta. Alle Olimpiadi di Pechino è una delusione. Esce al primo turno, e, in doppio con la Schiavone, ai quarti di finale, dinnanzi alle sorelle Bondarenko.

Prova il riscatto ad ottobre a Zurigo quando supera la numero 1 al mondo, Jelena Jankovic, ma perde in finale da Venus Williams. A Los Angeles in finale perde dalla russa Dinara Safina. Il risultato più palpabile sono i quarti di finale giocati ma persi agli US Open.

Di tornei ne avrebbe vinti 11, a livello mondiale, compreso Indian Wells.

Ma Flavia è stata la prima tennista italiana a entrare tra le prime 10 del mondo, nell’agosto 2009 quando si è aggiudicata i tornei di Palermo, Los Angeles e arrivando in semifinale a Cincinnati, infilando 15 vittorie di fila, un record assoluto, per i nostri colori.

Nel doppio è stata anche la numero 1 al mondo nel febbraio 2011 perché vinse quell’anno 17 tornei tra i quali l’Australian Open e l’anno dopo a Doha, in coppia in entrambi i casi con l’argentina Gisela Dulko.

Va ricordato anche il percorso agonistico di Flavia Pennetta con la maglia della nazionale italiana: ha vinto quattro volte la Fed Cup, che sarebbe la Coppa Davis al femminile. E’ successo la prima volta nel 2006, poi nel 2009, nel 2010 e nel 2013. Per queste grandissime soddisfazioni il CONI le ha consegnato il Collare d’Oro al merito sportivo, massima onorificenza, per uno sportivo.

Flavia Pennetta ha lasciato il Tennis giocato dopo aver vinto a New York, a soli 33 anni. E si è sposata l’11 giugno 2016 con Fabio Fognini. Il 19 maggio 2017 è nato il primo figlio della coppia, Federico, chiamato così in memoria di Federico Luzzi. Che era un ragazzo di Arezzo giocatore di Tennis morto nel 2008 a soli 28 anni, a causa di una leucemia fulminante.