Il picco influenzale, secondo gli specialisti, è previsto per metà gennaio. In questi ultimi giorni, in Italia, sono state colpite oltre 673mila persone, per un totale di oltre 2 milioni di italiani interessati dall’ inizio dell’epidemia. Gli specialisti della SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali sottolineano che ad essere colpiti dall’ influenza sono principalmente i bambini, compresi tra i 5 e 14 anni. Le regioni in cui sono sono registrati più casi sono: Calabria, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte.

“Il picco quest’anno dalla metà di gennaio è in linea con le previsioni – rileva Massimo Galli, Presidente SIMIT – mentre lo scorso anno il picco fu registrato a dicembre. Il fatto che vengano colpiti i bambini suggerisce che i ceppi implicati quest’anno trovano nella popolazione infantile un particolare contesto di suscettibilità”.

Le vittime dell’influenza

Mente gli specialisti invitano a fare attenzione all’uso degli antibiotici e ribadisce l’importanza del vaccino. Intanto, dalle regioni, arrivano segnalazioni di decessi e casi gravi. In Puglia, sono tre i morti e sei i ricoverati in gravi condizioni e in rianimazione a causa dell’influenza. Le vittime sono tre uomini residenti a  Bari: un 58enne affetto da ipertensione, un 86enne e un 73enne affetti entrambi da diverse patologie. Sono invece ricoverati in diversi ospedali pugliesi le sei persone in gravi condizioni.

“Il picco quest’anno evidenziato dalla metà di gennaio è in linea con le previsioni – rileva il Prof. Massimo Galli – Presidente della SIMIT –  Lo scorso anno il picco fu registrato nel mese di dicembre, proprio sotto le festività natalizie. Il fatto che vengano colpiti i bambini suggerisce che i ceppi implicati quest’anno trovino nella popolazione infantile un particolare contesto di suscettibilità. Tuttavia – conclude Galli – sulla base dei risultati virologici, sarà possibile evidenziare se vi dovesse essere una ripresa dei casi dovuti a H1N1 come all’inizio dell’epidemia del 2009”.

Quanto ai consigli, è fondamentale restare a riposo, bere bevande calde, usare antiinfiammatori e antipiretici. L’uso di antibiotici è consigliato solo in caso di complicanze batteriche. Restano a rischio anche gli anziani e l’influenza non sembra si esaurirà prima di fine febbraio.