Roberta Lombardi, candidata governatrice della Regione Lazio per il Movimento Cinque Stelle, è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus. Ecco cosa ha detto durante ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

ROBERTA LOMBARDI E LA SCELTA DI CANDIDARSI A PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

“Se sarò la prima presidente di Regione del Movimento Cinque Stelle? Me lo auguro. Andare a governare un ente importante come quello della Regione, che legifera e amministra direttamente, è fondamentale. Spesso la Regione non viene percepita nella vita di noi cittadini, se non per l’aspetto sanitario. L’assistenza sanitaria nel Lazio è inesistenze, quel poco che si riesce a fare è basato sullo spirito di sacrificio degli operatori che ci lavorano, ma la politica ha messo nelle condizioni di non funzionare la sanità pubblica. Il progetto è preciso, si vuole spingere il cittadino a rivolgersi al privato, oppure costringerlo a cambiare regione”.

“ECCO PERCHE’ MI SONO CANDIDATA”

“Penso che una figura la mia possa essere utile per andare a governare la Regione, la prima del Movimento Cinque Stelle. Per questo ho messo a disposizione il mio nome e la mia reputazione. Poi è anche vero che la dimensione regionale, più vicina al territorio, è più congeniale a me, per come sono fatta. Il Parlamento lo hanno fatto diventare un luogo di ratifica di decisioni prese su altre tavoli”.

SUGLI ALTRI CANDIDATI

“Se c’è un candidato che temo di più? No, francamente no. Da cittadina laziale temo centrodestra e centrosinistra per la loro assoluta dannosità. Lo abbiamo visto nell’alternanza perfetta delle ultime quattro elezioni. La situazione del governo di questi signori della nostra regione è sotto gli occhi di tutti. Mi fa paura la possibilità che queste persone possano ancora una volta mettere le mani sulla nostra regione. Tra i nomi del centrodestra quello che circola di più è Gasparri? Gasparri è…Gasparri. Io a volte non lo distinguo neanche dall’imitazione di Neri Marcorè. Questa candidatura si qualificherebbe da sola. Pirozzi? Per ora so che c’è una specie di autocandidatura. Viene sponsorizzata da Storace, che è uno dei maggiori artefici dell’attuale situazione della sanità laziale. Non è una candidatura, è una autocandidatura”.

LE PRIORITA’

“L’abbattimento delle liste d’attesa. Bisogna prendere subito provvedimenti e andare a regime entro un anno. Le liste d’attesa sono una piaga e incidono anche sui tempi d’attesa nel pronto soccorso”.