Con la legge di Bilancio 2018 è stato confermato il Bonus Asilo Nido, introdotto nella Finanziaria dello scorso anno. E’ un bonus di mille euro l’anno, riscuotibile per massimo 3 anni, assegnato alle famiglie con figli piccoli, a prescindere dal reddito.

Tutte le novità del Bonus Asilo Nido

Questo bonus introdotto con la Legge di Bilancio si tratta di un’agevolazione con gli obiettivi di:

  • aiutare i genitori a pagare la retta per la frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati
  • sostenere i bambini al di sotto dei 3 anni malati gravi attraverso l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione

Il bonus viene erogato in in undici rate mensili di 90,91 euro ciascuna. Quest’anno le domande sono state presentate a partire dal mese di luglio e potranno essere inoltrate fino al 31 dicembre.

I requisiti necessari per ottenere il bonus sono:

1. Il bambino deve essere nato dall’1° gennaio 2016 e deve essere iscritto all’asilo nido;

2. Non spetta in base a reddito ISEE;

3. Il bimbo deve avere la stessa residenza della mamma o del papà che lo richiedono;

4. Il genitore richiedente deve avere cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria (in questo caso, è richiesto il permesso di soggiorno CE o la carta di soggiorno).

Bonus mamma domani 2018

Tra l’altro con la stessa Legge di Bilancio, sono state introdotte ulteriori misure a delle famiglie con figli, per aiutare le mamme nel pagamento dei primi prodotti per l’infanzia, il voucher baby sitter. Il suo valore è di 800 euro.

Un’ ulteriore novità del bonus nido è che verrà esteso anche ai  bambini malati gravi che hanno una malattia e ricevono cure a domicilio: “le aziende pubbliche e private, quale forma di welfare aziendale, possono erogare alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno figli in età compresa fra i tre mesi e i tre anni un buono denominato «Buono nido» spendibile nel sistema dei nidi accreditati o a gestione comunale. Tale buono non prevede oneri fiscali o previdenziali a carico del datore di lavoro nè del lavoratore, fino a un valore di 150 euro per ogni singolo buono”.