Rosatellum, Antonio Di Pietro scatenato. Ecco cosa ha detto l’ex magistrato a Radio Cusano Campus. Il suo intervento nel corso di ECG, il format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

FIDUCIA SUL ROSATELLUM, PER DI PIETRO E’ CONFIGURABILE IL REATO DI ESTORSIONE

“Andiamo con ordine. Sono due le questioni di enorme gravità. Primo: fare questa legge elettorale, che chiamiamo rosatellum, o imbecillum, vuol dire togliere ancora una volta ai cittadini il diritto di scegliere chi andrà in Parlamento. Questa legge va fermata, è incostituzionale, faccio parte di un comitato che promuoverà un referendum per fermarla. La cosa ancor più grave è il fatto che sia stato messo il voto di fiducia. E la motivazione che ha portato a questo. Temono che qualcuno voti contro. Questo vuol dire che in Parlamento ci sono persone che si rendono conto che quella legge non va bene ma sono sotto ricatto. Il vecchio pm Di Pietro non sa in questo momento se stanno subendo un’estorsione o se sono corrotti. Quanto accaduto ieri è un atto eversivo, è un golpe. Il parlamentare non è libero di votare per sua libera scelta, altrimenti rischia di far cascare il governo. Tutto ciò a mio avviso è criminale”.

L’EX MAGISTRATO E’ PREOCCUPATO

“Il mal di pancia della gente da un momento all’altro può sfociare in qualcosa di brutto.Mi auguro che il popolo reagisca aiutandoci a manifestare, a far sentire la propria voce e a raccogliere le firme per far abolire questa legge. Ci sono gli estremi estorvisi nella motivazione per cui il governo mette la fiducia. Hanno paura dei franchi tiratori, ma il franco tiratore altro non è che uno che vorrebbe votare in un modo e invece è costretto a votare in un altro. Io non mi sono mai coperto dietro un voto segreto”.

SUL VOTO SEGRETO

Chi vota in segreto una cosa e in pubblico un’altra è un pusillanime, un vigliacco, un codardo. Se non sai assumerti le tue responsabilità cosa ci stai a fare in Parlamento? Siccome i parlamentari si piegano alla volontà del capo si aspettano di essere riconfermati al prossimo giro. Gentiloni fino ad ora l’ho sempre rispettato, ha cercato di fare il possibile, ma oggi si umilia a ubbidire tacendo e rimangiandosi la propria parola. Mi rattrista e nello stesso tempo credo che abbia fatto un errore grave anche per la sua credibilità”.

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