Matteo Basile, preparatore atletico dell’UniCusano Ternana, è intervenuto ai microfoni di “Sport Academy”, la trasmissione condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

La gerarchia parte dalla preparazione tecnico-tattica e finisce con la preparazione fisica

“E’ questo il pensiero su cui si basa il nostro lavoro quotidiano, perché ancor prima dell’allenamento fisico, c’è quello mentale – spiega Matteo Basile -. Un giocatore potrebbe anche allenarsi fino allo sfinimento, ma se non è concentrato mentalmente e non segue quanto preparato per lui dal Mister durante la settimana, tutto viene vanificato.

Il nostro è un lavoro di collaborazione che coinvolge sia il mister che lo staff. Dopo il “summit” tra tecnici, insieme, andiamo a vedere dove bisogna migliorare. Si cerca di capire se serve mettere l’accento sul lavoro di resistenza o sul lavoro neuro-muscolare, realizzando il tutto attraverso esercitazioni tecnico-tattiche costruite in modo da andare a toccare anche gli aspetti della preparazione fisica.”

I Retroscena dell’aspetto fisico-tattico dei giocatori dell’UniCusano Ternana

“Non si lavora – dichiara Basile – solo al livello collettivo, ma anche al livello individuale, guardando alle esigenze dei singoli giocatori che hanno alle spalle esperienza diverse. Lì il lavoro va modulato in modo diverso, anche a seconda del ruolo che svolgono in campo, quindi se sono attaccanti, difensori o centrocampisti.

Solitamente quando si pensa al calcio si fa riferimento all’aspetto fisico. In realtà questo è un gioco principalmente tecnico-tattico, anche se, l’esperienza e la capacità del giocatore fanno la differenza.”

E sulle critiche in merito preparazione della squadra nel lungo termine?

“Posso rispondere in modo un po’ provocatorio che anche la prima partita porta i punti, quindi bisogna partire bene fin dall’inizio. Ai più scettici dico che, se qualcuno pensa che con un mese di lavoro si possa fare una preparazione completa fa un grave errore, perché poi durante l’anno si continua a lavorare. Ad ogni modo si lavora per tenere su la condizione, cercando di perfezionarla sempre di più.” conclude Matteo Basile.

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