Nel 2017 l’Italia presiederà il G7 dell’Università ospitando gli incontri fra i Capi di Stato e quelli fra i Ministri. Nell’ambito del tema “Education”, la CRUI e l’Università di Udine, con il supporto del MIUR, organizzano il G7 University. Il tema centrale attorno al quale ruoterà il dibattito sarà: “University Education for All. Actions for a sustainable future.”

Il G7 University si terrà a Udine il 29 e 30 giugno prossimi, nell’ambito della terza edizione di Conoscenza in Festa. La due-giorni sarà articolata in una prima fase in cui quattro tavole rotonde parallele affronteranno altrettanti sottotemi cardine (Istruzione e sostenibilità; Cittadinanza globale; Università, cultura e società; Università e sviluppo economico) e una seconda fase plenaria durante la quale verrà presentato un “manifesto” (in allegato la bozza del programma).

Allo scopo di introdurre al meglio un appuntamento così importante si è svolto oggi, 18 maggio, presso la sede della CRUI, l’evento di presentazione del G7 University cui hanno preso parte il Segretario Generale della CRUI, Alberto De Toni e i quattro coordinatori delle tavole rotonde: Angelo Riccaboni, Fabio Rugge, Giliberto Capano e Stefano Paleari.

Radio Cusano Campus ha contattato il prof. Alberto De Toni, Magnifico Rettore dell’Università di Udine, città che ospiterà il G7 dell’Università. Prof. De Toni, come ci si sta preparando per ospitare un evento di portata internazionale che permetterà a Ministri dell’Istruzione e Capi di Stato di sedersi allo stesso tavolo per discutere di alta formazione?

“Ad oggi siamo arrivati ad avere l’adesione di circa 90 università, di cui 15 straniere e 75 italiane. Questo sta a significare che la partecipazione sarà massiccia e comprenderà, oltre alle realtà accademiche già citate, anche prestigiosi enti di ricerca come il Cnr e l’Infn. Aggiungo la presenza degli studenti provenienti dai paesi partecipanti al G7 e quindi sarà una grande occasione per lanciare il manifesto “Education for All”, un documento destinato a tutte le università del mondo e utile per ribadire che l’istruzione è lo strumento più potente per liberare le persone e far crescere la società civile”.

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