Vecchia storia quelli dei padri separati che continuano a vedersi sottratti figli e denaro; sempre più uomini costretti a risarcire l’ex moglie, dopo la separazione, finiscono male, e non vedono riconoscersi i diritti che gli spettano. Provano ad uscire allo scoperto, da qualche tempo, conosciamo storie e volti graffiati dal dolore, ma la politica non risponde, e lo Stato fa l’indiano. In Italia il principio di bigenitorialità non viene tutelato, mentre “all’estero c’è una maggiore attenzione” dice l’avv. Walter Buscema, intervenuto a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus. Le disparità di trattamento tra padre e madre sono una ferita per i figli. 

“Nonostante la legge sull’affido condiviso del 2006 abbia introdotto il diritto alla bigenitorialità. E’ un diritto che si è fermato ad una mera dichiarazione, in effetti siamo considerati genitori di serie B dallo Stato. Sono nel gruppo dei padri separati e ho fondato l’associazione ‘Nessuno Tocchi Papà’  […] L’associazione al momento non ha grandi interlocutori, lo Stato è assente e sembra che i politici non abbiano voglia di dare risposte a quella che sta diventando una vera e propria emergenza. […] Alle problematiche di carattere economico si aggiungono quelle relazionali. […] Si gestiscono i figli come se fosse una vera e propria ressa, fino ad arrivare a situazioni drammatiche, come la Sindrome di Alienazione Parentale. […] Nel 2017, nonostante si sia in un’epoca dove i nuovi padri hanno sempre più voglia di essere coinvolti nella vita dei loro figli anche dopo la separazione, i giudici hanno una serie di pregiudizi in merito alle capacità genitoriali dei padri. […] Per cambiare la situazione da un punto di vista legislativo è necessario un cambiamento culturale, […] ci proponiamo di diffondere una nuova cultura della paternità.”

Onore al coraggio.

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