La bambina di undici anni aggredita qualche giorno fa dal rottweiler di amici di famiglia, perdona l’animale chiedendo espressamente che non gli venga fatto del male: “E’ stata colpa mia, non fategli nulla e non portatelo in canile. Lì morirebbe”. 

Questa ventata di umanità, di pietà e bontà d’animo arrivata da una ragazzina di undici anni che sta vivendo uno dei momenti più difficili e delicati della sua giovane vita, è ossigeno per l’anima di una società in cui per il perdono ormai non sembra più esserci spazio, una società dove tutto è usa e getta, dove a niente e a nessuno viene concessa una seconda possibilità.

Per questo, la bambina di 11 anni che ha perdonato il rottweiler che l’ha aggredita, merita davvero la copertina di questi giorni di agosto, in cui si trascina stanco il silenzio delle ferie e un po’ tutti i media sono occupati dal chiasso della politica e da starlette di dubbio gusto che si contendono la prima pagina a colpi di pose sexy e di lati b scolpiti.

Il rottweiler in questione era legato alla catena e chiuso dentro un recinto con un cartello che vietava l’ingresso.  Il tutto è accaduto in una casetta di Pino Torinese dove vivono più famiglie.  Alcuni bambini hanno varcato quella soglia, avvicinandosi non solo al rottweiler, ma anche alla sua ciotola del cibo.

A farne le spese purtroppo è stata la piccola di undici anni. Raul, così si chiama il rottweiler in questione, le è saltato addosso mordendola in più parti del corpo. Ora, però, la bambina lo perdona, lo difende, anche se è ferita, viva per miracolo, operata d’urgenza.

Quando si è risvegliata dall’anestesia la bambina di undici anni ha subito pensato a Raul il rottweiler: “Non fatelo portare via, non è stata colpa sua”.

Tutti fanno il tifo per Raul, il rottweiler di nove anni protagonista dell’aggressione, bambina aggredita compresa,  bambina che dall’ospedale, dimostrando di possedere una umanità ormai rara,  ha chiesto di non fare del male al suo amico a quattro zampe.